"Dove crescono i chicchi all'uovo? " Questa domanda scherzosa viene posta in Ungheria ai bambini piccoli, perche questo tipo di pasta ha una forma che ricorda i chicchi d'orzo o di riso. Il termine ungherese per i chicchi al'uovo e tarhonya ed e di origine turco-osmanica. Gli ungheresi devono quindi aver appreso la preparazione di questo tipo di pasta nel corso del XVI e XVII secolo all'epoca dell'occupazione osmanna dei turchi. C'e anche chi sostiene che abbiano portato con se questa ricetta dai loro territori d'origine in Asia. In effetti presso le popolazioni balcaniche, turche e persino fra quelle persiane si ritrovano dei tipi di pasta che anche nel nome sono affini alla tarhonya. Ma da nessuna parte questo tipo di pasta e così amato come in Ungheria e lo dimostra il fatto stesso che viene utilizzato nella refezione scolastica. I chicchi all'uovo sono un contorno tipico e fanno parte della normale alimentazione delle famiglie. Originariamente erano un prodotto della cucina della Puszta, nella pianura le donne si mettevano al lavoro in primavera e in autunno e impastavano grandi quantità di uova e farina con poca acqua salata fino a ottenere una pasta dura, che passavano attraverso un setaccio a maglie grosse, poi stendevano i chicchi cosi ottenuti al sole e quindi all'ombra perche si seccassero. Questi chicchi all'uovo venivano conservati nei sacchi di lino e appesi in un luogo ventilato e potevano essere conservati per diversi mesi. I contadini, i pastori, e di recente anche i manovali e i ferrovieri, portavano con se i chicchi al1'uovo al lavoro per prepararsi il loro pranzo di mezzogiorno. Era sufficiente che li cuocessero in un tegame e li condissero poi con la cipolla, la paprika e lo speck affumicato (in seguito anche con le patate). Questo piatto che ancora oggi e molto amato, si chiama zuppa, ma in realtà si tratta di un piatto unico, che deve essere cosi denso che il cucchiaio possa stare in piedi da solo. Nel XIX secolo le contadine che avevano pochi mezzi offrivano i loro chicchi all'uovo al mercato o alle famiglie conosciute e cercavano cosi di aumentare le entrate in famiglia. Durante la prima guerra mondiale questo tipo di pasta conobbe una grande popolarità e già nel 1928 la produzione nella zona di Szeged superava i 100 vagoni merci. Oggi sono poche le casalinghe a preparare da sole i chicchi all'uovo, ma fra i tipi che si trovano in commercio già pronti vanno per la maggiore quelli che ricordano quelli fatti in casa, irregolari nella forma, con una superficie ruvida. Gli unici a essere ancora preparati in casa oggi come oggi sono i loro parenti pin prossimi: i reszelt teszta (tagliatelle passate) |